domenica 8 maggio 2011

Domando o non domando?

I
… domando o non domando… questo è il dilemma.

La prima volta che ho pensato di scrivere una lettera aperta (tipo questa) mi son domandato: da dove arriva tutta questa energia da scrittore? Che sia la voglia di commentare i fatti e le cose che motivano la vita? Magari fra le righe, imparo qualche cosa su di me, e sulla mia vita, in altre parole la vita di una persona che vive questo tempo, una persona che si fa delle domande? …  e che domande!
E’ già, nel rileggermi vedo che mi faccio delle belle domande, …mmm, che sia ...mmm … sta a vedere…, ecco…, quindi, una domanda fatta bene ha molto più valore della risposta stessa!... o come disse un tale… la qualità delle tue domande, determina la qualità della tua vita.
Perché queste affermazioni? Perchè nelle domande appena fatte, c’è la direzione nella quale maturerà la risposta! Quale direzione? A dir poco ed in superficie mi son dato dello scrittore, (chissà che titolo avrà il mio primo best sellers), che assaporando l’impeto delle proprie emozioni si colloca in un momento storico importante come questo, (anzi importantissimo, straordinariamente importantissimo… perchè Io vivo adesso…) imparando a vivere sempre meglio attingendo dalle proprie domande il da fare quotidiano! Che meraviglia, che meraviglia.
Facendo il punto della situazione, se è vero che ogni domanda ha una funzione di guida e suggerimento per la propria vita, l’esercizio di stile è quello di farsi delle domande che soddisfino, i propri desideri, i quali trovano nelle risposte i sentieri sui quali percorrere la propria concretizzazione e raccogliere le fresche sensazioni che motivano lo sviluppo di nuovi ed entusiasmanti desideri, figli non della circostanza ma animati dalla vitalità autoinnescante delle domande precise e corrette sia nella linguistica che nella neurologia, mo mama, mo mama cosa ho scritto…, per capire meglio, se io mi chiedo (domando) come posso raggiungere quell’obiettivo? E successivamente mi chiedo (domando) chi ha raggiunto quel tipo di obiettivo lì, come ha agito? E successivamente mi chiedo (domando) delle azioni possibili che mi avvicinano all’obiettivo, (stilandone un bell’elenco) qual è la più funzionale? E con quale profilo interpretarla nel modo più piacevole? … sta a vedere che se fra una domanda e l’altra ci metto una domandina rendo il da farsi più immediato e fruibile, mamma mia sembra un film, dal gran che è facile, dopo quello che ho scritto mi verrebbe voglia di riscrivere il titolo, ispirato dal grande Shakespeare, facci caso che va a finire, che anche lui nel suo piccolo qualche domandina se l’e fatta, che ne pensi….
DOMANDA E TI SARA’ DATO, disse un tale anni e anni fa.

www.giovannizavalloni.com

Giovanni Zavalloni

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